venerdì 17 maggio 2013

IL SOCIAL MEDIA MARKETING: DEFINIZIONI E DATI


Una ricerca americana ha rilevato dati, statistiche e tendenze per il social media marketing per il B2B. Ci sono delle sorprese.
Ma prima di parlare della ricerca, diamo uno sguardo a cosa si intende per SOCIAL MEDIA MARKETING:

IL SOCIAL MEDIA MARKETING

Il social media marketing   user-generated contentconsumer-generated-media  sono quegli strumenti online attraverso cui le persone possono rapidamente condividere contenuti testuali, immagini, file video e audio.
Quella dei social è stata un’autentica rivoluzione: la sociologia si sposa con la tecnologia, e quelli che prima erano aridi monologhi si sono trasformati in dialoghi fittissimi. L’informazione è sempre più democratica, e gli utenti si fanno produttori di contenuto.
Il Web Marketing non poteva non sfruttare quindi questa occasione.
Il social media marketing consiste in numerosi interventi atti a  sponsorizzare la nostra attività online, il nostro brand o il nostro sito.
Creare quindi tanti account quanti sono i social media più famosi, cercando di renderli simili per logo, stile grafico, ecc. aiuterà a migliorare la visibilità aziendale.
L’omologazione è indispensabile, perché tutto concorre a creare un’immagine e un marchio di fabbrica che ci contraddistinguono, rendendoci sempre riconoscibili. 
Gli account così creati vanno costantemente seguiti, monitorati, affinché possa essere “corretto il tiro” in caso di crescente impopolarità o di interazioni infrequenti.
I post devono essere pubblicati regolarmente, e dobbiamo generare un continuo “chiacchiericcio” che ci riguardi: impostiamo il nostro sito affinché la pubblicazione di ogni contenuto si traduca automaticamente in post, con pubblicazione immediata su ognuno dei social da noi scelti. ll nostro obiettivo principale deve essere quello di stimolare costantemente la comunicazione, e di generare quello che definisco il “chiacchiericcio”: quanto più i post sono arguti, intelligenti, mirati, tanto più sortiranno buone reazioni negli opinion leader e tra gli utenti standard. Non abbiamo la possibilità di condividere infinite volte i medesimi post, ma dobbiamo fare in modo che le condivisioni siano spontanee, ovvero che gli utenti, influenzati dagli opinion leader e attratti da ciò che pubblichiamo, siano contagiati dalla “febbre” dello share.

LA RICERCA

Il Social media marketing è ormai una realtà per moltissime imprese. Negli Stati Uniti è percepita come imprescindibile: i dati rivelano che il 99% delle aziende Usa adottano una precisa strategia di Social media marketing.
Un’ interessante evidenza dello studio riguarda le attività di monitoraggio dei risultati. In primo luogo, i parametri “preferiti” sono squisitamente quantitativi (traffico, numero di fan, numero di download .
In secondo luogo, poche imprese ritengono calcolabile il ritorno dell’investimento: il 53% del campione giudica il ROI incalcolabile sui social network o non si pone nemmeno la questione.
Infine, il dato più utile: il social network più utilizzato per il social media marketing in B2B. La palma d’oro, a sopresa, va a Twitter. L’85% delle imprese lo preferisce rispetto alla concorrenza. Il secondo posto è appannaggio di Linkedin (82%), il terzo di Youtube (77%) e il quarto è di Facebook (71%).
Twitter, in particolare, risulta molto apprezzato per la velocità degli scambi. Velocità che facilita la pubblicazione e la gestione dei contenuti ma che spinge, inoltre, i destinatari del messaggio a rispondere con maggiore frequenza. Twitter, in particolare, risulta molto apprezzato per la velocità degli scambi. Velocità che facilita la pubblicazione e la gestione dei contenuti ma che spinge, inoltre, i destinatari del messaggio a rispondere con maggiore frequenza.

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