SNAPP CHAT : ??
Che Snapchat sia il social del momento, è cosa
nota. Creata da due studenti di Stanford, l’applicazione di messaggistica
istantanea consente di condividere con i propri amici contenuti che si
autodistruggono dopo pochi secondi.
Fin da quando è apparsa sulla scena, Snapchat è
dilagata tra gli adolescenti come app per
ilsexting, l’invio di foto e video ammiccanti.
Per la prima volta gli adolescenti di mezzo mondo hanno avuto a disposizione
un’applicazione per inviare contenuti sessualmente espliciti senza il rischio
di lasciarli nella memoria dello smartphone di un ex-fidanzato.
Chiaramente, colui che invia determinati file,
ha la possibilità di scegliere per quanto tempo potrà essere visualizzato il
messaggio. Quindi, una volta visualizzato e letto, sparirà per sempre dalla
memoria interna dello smartphone del destinatario.Questo programma sembra molto
interessante, visto che Facebook conserva le nostre foto, i
nostri video, e i nostri messaggi per ben 90 giorni. Negli Stati
Uniti sta riscuotendo un enorme successo, infatti, solo nel mese di
dicembre, sono state condivise attraverso Snapchat più di 50 milioni di
foto.
I NUMERI
Qualche numero sul successo di Snapchat? Ogni
giorno vengono scambiati circa 400milioni di “snap”, senza contare l’offerta di
3 miliardi di dollari avanzata da Facebook, e il clamoroso rifiuto dei due
fondatori. Snapsearch è disponibile per
iOS e Android e nel weekend di lancio ha già avuto più di 2000 download.
L’ADVERTSING SU SNAPCHAT
Ma sarà anche la terra promessa dell’advertising?
È presto per dirlo. Certo è che con 350
milioni di “snaps” scambiate
al giorno, uno zoccolo duro di utenti fatto per lo più di adolescenti e i teenager in fuga da Facebook (scesi dal 76% al 56% secondo Global Web Index), i marketer
dovranno presto fare i conti con la nuova piattaforma.
Il
fatto è che non è stato chiaro fin da subito come sfruttare, al di là della pratica
del sexting dilagata tra gli adolescenti, contenuti
che vivono il tempo di un tap sullo smartphone. Eppure molte
aziende hanno deciso di provare, nell’intento di guadagnare vantaggio
competitivo.
Molti brand, quindi, hanno coltivato mille
cautele prima di avvicinarsi alla piattaforma. Non è stato così per MTV UK che, per niente intimidita dalla
reputazione dell’app, l’ha sfruttata perpromuovere la 6° edizione del Geordie
Shore, clone britannico del Jersey Shore, trash reality
americano ad alto contenuto erotico. Foto e video sono stati diffusi in
anteprima attraverso l’app con ottimi risultati di visibilità.
STORIE DI SUCCESSO SU SNAPCHAT
Forse fiutando i possibili utilizzi a fini
pubblicitari, Snapchat ha lanciato lo scorso ottobre la nuova funzionalità “Stories” per dare la possibilità di creare
contenuti che durano un giorno intero. Messaggi, foto e video vanno a comporre
una timeline di 24 ore,
possono essere visualizzati più volte in questo arco di tempo e vengono
cancellati nell’ordine temporale in cui sono stati inseriti. Un modo, dunque,
per dare un senso
a snap in successione e
raccontare la storia di una giornata.
Intuendo le
possibilità narrative della nuova funzionalità, molti brand si sono lanciati
nella sperimentazione. Lo scorso maggio Taco Bell, catena di fast food
dedicata alla cucina messicana, ha usato le Stories di Snapchat per lanciare il suo Beefy Crunch Burrito. Un modo
divertente per essere in contatto con i clienti e trattarli – secondo le parole
di Tressie Lieberman, manager della divisione
social e digital della
catena – “come
amici e non come consumatori”.
Ma Snapchat ha
fatto capolino anche nel football americano I New Orleans Saints hanno usato le Snapchat Stories per raccontare ai tifosi il dietro le quinte degli
incontri di campionato: scatti dagli armadietti dei
giocatori, istantanee di viaggio, pre-partita e momenti di spogliatoio.
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